Domani 23 aprile il Complesso Ecotekne dell’Università del Salento ospiterà un seminario dal titolo quanto mai attuale: “il Progetto Puglia Green Hydrogen Valley nell’area euro-mediterranea”. Un’iniziativa che, partendo dal contesto accademico, punta a fare da ponte tra ricerca e impegno civico sul tema della transizione energetica.
Organizzato nell’ambito del corso di Geografia economico-politica dell’area euro-mediterranea, il seminario sarà l’occasione per esplorare le molteplici implicazioni – ambientali, economiche e politiche – legate allo sviluppo dell’idrogeno verde, la fonte energetica rinnovabile che promette di rivoluzionare il nostro modo di produrre e consumare energia nei prossimi decenni.
A tenere banco saranno voci autorevoli del settore: Leonardo Mazza, responsabile del Progetto Puglia Green Hydrogen Valley – Edison Next; Marco Sponziello, docente di Geografia economica presso UniSalento; Mario Carparelli, docente di Storia della filosofia di UniSalento; e Domenico Pecere, Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima.
Sponziello, promotore dell’iniziativa e Presidente dell’Associazione Next Eu, sottolinea come il progetto Hydrogen Valley sia ben più di una semplice iniziativa industriale: «La Green Hydrogen Valley non è solo un progetto industriale, ma un laboratorio territoriale in cui si intrecciano geografia, territorio, economia e società secondo i principi ESG. Analizzare le dinamiche di transizione energetica in chiave euro-mediterranea significa anche comprendere come la Puglia possa diventare un modello di innovazione sostenibile e di cooperazione internazionale. Questo seminario rappresenta un momento prezioso per mettere in dialogo studenti, studiosi e attori del cambiamento».
La Puglia, con il suo potenziale in termini di energie rinnovabili, si propone come snodo strategico per lo sviluppo dell’idrogeno verde in Italia e nel Mediterraneo. Un ruolo che va ben oltre i confini regionali, aprendo scenari di cooperazione internazionale e innovazione tecnologica.
L’evento si configura dunque come un momento di confronto aperto tra università, mondo produttivo, rappresentanti istituzionali e società civile. Un’occasione preziosa per alimentare il dibattito pubblico su un tema chiave della contemporaneità: la transizione energetica come motore di sviluppo e coesione sociale.
L’evento è aperto al pubblico.