Incentivi su Biogas: aggiornata la procedura applicativa

Attivate le nuove procedure applicative per gli incentivi sulla produzione del Biogas (o biometano). Con il decreto del Ministero della Transizione Ecologica, del 5 agosto 2022, vengono aggiornate le modalità di richiesta dell’incentivo.

Le finalità del bando

Il biometano di produzione nazionale è un elemento importante per la sicurezza delle produzioni e, nell’ottica della decarbonizzazione, uno strumento per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili di settori difficilmente elettrificabili o hard to abate.

Approfondiamo le caratteristiche per accedere agli incentivi per la produzione di biometano.

Gli interventi

Gli incentivi per impianti di produzione di Biogas rispetteranno, nello specifico, interventi relativi a tre categorie di impianti:

  • Impianti che, alla data del 19 agosto 2022, siano già in possesso di una qualifica a progetto rilasciata dal GSE. Quelli con titolo autorizzativo dovranno trasmettere al GSE la comunicazione di entrata in esercizio entro 12 mesi dalla data di attivazione. Per quelli senza titolo già conseguito, l’iter si allunga, prevedendo prima la rinuncia alla qualifica a progetto ottenuta, e successivamente nuova richiesta di qualifica non appena ottenuto il titolo autorizzativo per la costruzione e l’esercizio. Deadline: 19 agosto 2022. 
  • Impianti che, alla data del 19 agosto 2022, hanno ancora in corso un’istruttoria di qualifica a progetto ma possiedono il titolo autorizzativo. In questo caso le procedure applicative premono l’integrazione documentale con il titolo autorizzativo.
  • Impianti che non hanno ancora presentato richiesta di qualifica a progetto.

Chi può partecipare

L’aggiornamento delle linee guida per le agevolazioni sulla produzione di Biometano ci fornisce indicazioni sui soggetti ed i relativi impianti ammessi.

In particolare, il decreto di aggiornamento per gli incentivi sul biometano, specifica che l’accesso all’agevolazione è riservato agli impianti di biometano che:

  • abbiano presentato o che presentino la domanda di cui all’art. 9, comma 1, del decreto 2 marzo 2018 entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto 5 agosto 2022 e abbiano ottenuto ovvero ottengano entro il 31 dicembre 2022 la qualifica a progetto dal Gse per il riconoscimento del diritto all’incentivo;
  • siano già in possesso di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione del biometano rilasciata entro la data di entrata in vigore del decreto (19 agosto 2022).

Andiamo quindi a vedere in cosa consiste l’agevolazione.

Come funziona l’agevolazione

Gli incentivi per la produzione di biometano si traducono in maggiorazioni sul CIC, ovvero un valore di scambio non fissato, che incide sul valore del Biometano venduto sul mercato. Andiamo a vedere come funziona:

• per materie prime: nel caso di impianti funzionanti con le citate materie in codigestione con materie di origine biologica non rientranti nel suddetto elenco, fino ad un massimo del 30 % in peso.

• per impianti pertinenti, nel caso di produttori di biometano avanzato, che investono in impianti di distribuzione o di liquefazione è previsto un aumento del 20% del valore dei CIC al fine di tenere conto dei costi aggiuntivi sostenuti. Il decreto prevede un limite pari al 70% dei costi di investimento sostenuti e, comunque, entro i € 600.000 per un impianto di distribuzione e fino ad €1,2 milioni per un impianto di liquefazione.

Il termine è già molto vicino, entro il 18 settembre 2022 sarà necessario presentare al GSE la richiesta di qualifica a progetto allegando il titolo autorizzativo conseguito entro il 19 agosto 2022. 

Si tratta di un importante passo in un lungo cammino verso un’indipendenza energetica e verso una produzione di energia pulita nel nostro Paese.

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Autore

  • Progettista industriale e Consulente Fundraising per startup, studioso della filiera agroalimentare e specializzato nelle Tecnologie 4.0. Fermamente convinto delle potenzialità del Mezzogiorno e promotore di una crescita sostenibile

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