PAC e crisi Ucraina: si attivano le prime misure d’emergenza

Frutto della Conferenza sull’indipendenza strategica economica europea, tenutasi a Parigi tra il 13 e 14 marzo, viene presentato dal commissario all’Agricoltura UE, un nuovo pacchetto di misure, in arrivo a sostegno delle imprese del settore agroalimentare e finalizzate a fronteggiare i rincari sui prezzi delle forniture energetiche e delle materie prime.

1,5 miliardi dalla riserva di crisi PAC

Il pacchetto contributivo per l’agricoltura, con una dotazione di 500 milioni di euro dalla riserva di crisi PAC, coadiuvato dal miliardo stanziato dalle quote nazionali degli Stati membri, andrà ad aggiungersi agli interventi già previsti dalla nuova PAC ed integra nuovi provvedimenti di deroga e decontribuzione per le imprese in difficoltà.

50 milioni è la quota europea destinata all’Italia, ai quali andrà poi aggiunta la quota nazionale e gli altri interventi attualmente attivati dalla PAC.

Le deroghe agli obblighi PAC

Gli interventi previsti mirano ad aumentare la flessibilità e la sostenibilità economica delle attività agricole europee attraverso una decontribuzione dagli obblighi fiscali, moratorie sui debiti ed aiuti diretti alle imprese più in difficoltà.

Il commissario europeo per l’agricoltura Wojciechowski spiega che verrà derogato l’obbligo PAC relativo alla messa a riposo di una quota di terreni agricoli, con conseguente possibilità di utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci su coltivazioni di mais, grano tenero e grano duro.

Questi prodotti, da sempre largamente importati dall’Ucraina, sono fondamentali per la trasformazione ed il consumo delle nostre economie, si pianifica infatti una produzione di circa 15 milioni di quintali.

Va sottolineato il comportamento parallelo degli interventi, che da una parte rallentano la transizione ecologica riequilibrando i costi per combustibili fossili, dall’ altra proseguono gli investimenti su energie rinnovabili, produzione di biogas e fertilizzanti organici, promuovendo così pratiche di economia circolare e sostenibile.

Il DL Ucraina per l’agricoltura

Il CdM approva infatti, il 18 marzo, il decreto – legge Ucraina che integra le misure proposte dell’Unione con una riduzione delle accise, un bonus ed agevolazioni (fino al 20%) sul credito d’imposta per il carburante, misure di rateizzazione, finanziamento e garanzie sulle forniture energetiche ad uso delle imprese agricole.

A queste agevolazioni vanno aggiunte le rinegoziazioni dei mutui agrari, con possibilità di allungare fino a 25 il periodo di rimborso ed ISMEA contribuirà con prestiti di garanzie, fino a 5 milioni di euro per impresa, per il settore agricolo e della pesca.

Seppure questi investimenti possano apparire di dimensioni ridotte, le politiche adottate dal Consiglio dei Ministri con il “DL Ucraina” permetteranno un’importante spinta all’occupazione ed alla produzione agricola, che vede davanti a sé un percorso ancor più lungo e nuove sfide e per raggiungere i numerosi obbiettivi programmati fino al 2030.

DL Ucraina

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Autore

  • Progettista industriale e Consulente Fundraising per startup, studioso della filiera agroalimentare e specializzato nelle Tecnologie 4.0. Fermamente convinto delle potenzialità del Mezzogiorno e promotore di una crescita sostenibile

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