Il bando Brevetti+
Il bando Brevetti+, con una dotazione di 20 milioni di euro, è dedicato al potenziamento economico dei brevetti e consente di ottenere fino a 140.000 euro per l’acquisto di servizi specialistici volti a supportare attività di progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione. Le domande potranno essere presentate a partire dal 20 novembre 2025.
Il programma Disegni+, dotato di 10 milioni di euro, sostiene invece la valorizzazione di disegni e modelli registrati, riconoscendo contributi fino a 60.000 euro per spese di prototipazione, consulenza tecnica e produzione. Le candidature apriranno il 18 dicembre 2025.
Infine, il bando Marchi+, con 2 milioni di euro, agevola la registrazione di marchi UE e internazionali, con un contributo massimo di 25.000 euro per impresa. Le richieste potranno essere inviate dal 4 dicembre 2025.
Insieme, queste tre misure rappresentano un pacchetto completo di strumenti per le imprese che vogliono proteggere e valorizzare il proprio patrimonio immateriale, un aspetto sempre più centrale nei modelli di business contemporanei.
Il nodo strutturale dei fondi: verso una politica di sostegno più stabile
Nonostante il successo e la regolarità con cui i bandi vengono riproposti, rimane irrisolta la questione della mancanza di un fondo strutturale e permanente dedicato alla proprietà intellettuale. L’attuale modalità, basata su stanziamenti annuali, espone le PMI a incertezze legate ai tempi e alle risorse disponibili.
L’istituzione di un fondo nazionale, aperto anche a integrazioni regionali, permetterebbe una gestione più efficiente e una programmazione pluriennale degli interventi. Tale meccanismo potrebbe inoltre facilitare la sinergia con i fondi europei e migliorare la capacità di spesa delle Regioni, ampliando la platea di beneficiari e riducendo la frammentazione delle misure.
Valorizzare l’innovazione come risorsa strategica
La tutela della proprietà intellettuale è un pilastro fondamentale per la competitività del sistema produttivo italiano. I bandi MIMIT 2025 confermano l’impegno nel sostenere l’innovazione delle PMI, ma al tempo stesso evidenziano la necessità di un salto di qualità nella governance delle politiche di innovazione.
Una gestione più stabile e continuativa delle risorse, unita a una maggiore collaborazione tra Stato e Regioni, rappresenterebbe il passo decisivo per consolidare la cultura del valore immateriale come leva di crescita sostenibile e duratura.
Autore
