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Un convegno per discutere di imprese, sostenibilità e modello ESG e Benefit
“Imprese che cambiano l’Europa: innovazione, sostenibilità e territorio nel modello Benefit ed ESG” è il titolo dell’incontro tenutosi lo scorso 29 maggio nella Sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 promosso da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. L’evento è stato organizzato da Next Eu e dall’Università del Salento, in collaborazione con Confindustria Brindisi, Lecce e Taranto e patrocinio della Provincia di Lecce e di Puglia Sviluppo.
L’apertura dei lavori
Un momento di dialogo e confronto, moderato da Mario Carparelli, docente dell’Università del Salento, tra vari rappresentanti di enti, istituzioni e aziende, che ha saputo riunire in un’unica occasione i vari attori di un processo quanto mai attuale e necessario: quello della fusione tra impresa, sostenibilità e innovazione.

I lavori si sono aperti con l’introduzione di Marco Sponziello, docente di Geografia Economico-Politica dell’Università del Salento e Presidente di Next Eu, che si è manifestato al quanto ottimista sui risvolti imprenditoriali innovativi e sostenibili che si stanno avendo in Puglia, arrivando ad affermare che la regione può addirittura farsi promotrice di un progetto altamente ambizioso, che potrebbe portare alla realizzazione di Distretti della sostenibilità e rendere il territorio ancora più competitivo.
Marco Sponziello (Docente di Geografia Economica presso l’Università del Salento e Presidente dell’Associazione Next Eu)
Le tre Confindustria territoriali di Brindisi, Lecce e Taranto e l’Università del Salento
Significativa la partecipazione delle tre Confindustria territoriali con i loro rispettivi Presidenti Gabriele Menotti Lippolis, Valentino Nicolì e Salvatore Toma, rispettivamente rappresentanti di Confindustria di Lecce, Brindisi e Taranto. Ognuno di loro ha espresso il proprio interesse nei confronti degli argomenti affrontati, dichiarandosi disposti a perseguire lo scopo di incentivare la sostenibilità, attraverso azioni mirate basate principalmente sull’innovazione e sulla transizione digitale, nelle imprese operanti nei loro territori di riferimento. Non meno rilevante è il sostegno che anche il mondo accademico può dare nello sviluppo dell’imprenditoria sostenibile, come spiega Maria Antonietta Aiello, Prorettrice dell’Università del Salento: “Attraverso la formazione e soprattutto la ricerca, possiamo promuovere il progresso verso un’ottica territoriale sempre più vicino alla sostenibilità. Da menzionare anche la cosiddetta Terza Missione, che consiste nell’affiancare e guidare le imprese nell’individuazione di soluzioni efficaci per diminuire l’impatto ambientale e allo stesso tempo accrescere l’economia e il benessere sociale.”
Gabriele Menotti Lippolis (Presidente Confindustria Brindisi)
Valentino Nicolì (Presidente Confindustria Lecce)
Salvatore Toma (Presidente Confindustria Taranto)
Maria Antonietta Aiello (Prorettrice Università del Salento)
Puglia Sviluppo, Sviluppo lavoro Italia e gli altri stakeholder
Il tema è stato poi approfondito sotto vari punti di vista, nella tavola rotonda a cui hanno preso parte esperti e rappresentanti istituzionali come Donatella Toni, Dirigente di Puglia Sviluppo, Daniela Talà di Sviluppo Lavoro Italia Spa, Domenico Pecere, Ambasciatore del Patto Europeo del Clima, Marilena Resta, Consulente ESG ed Esperta Valutazione Impatto Sociale e Antonio Dell’Atti, Direttore Project School. I loro interventi hanno permesso ai presenti di avere un quadro completo e ancora più chiaro e preciso su quanto viene realizzato, e quanto ancora si deve e si può realizzare, affinché il rispetto dei principi ESG, dell’ambiente ma non solo, anche dei lavoratori e degli stakeholder, diventi uno dei valori fondamentali nell’agire delle imprese pugliesi.
Donatella Toni (Puglia Sviluppo)
Daniela Talà (Sviluppo Lavoro Italia Spa)
Marilena Resta (Consulente ESG ed Esperta Valutazione Impatto Sociale)

Antonio Dell’Atti (Direttore di Project School)

Domenico Pecere (Ambasciatore del Patto Europeo del Clima)
L’assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci
Anche la Regione Puglia ha un ruolo fondamentale in questo processo ambizioso, tanto che è stata la prima regione italiana a istituire per legge l’albo nazionale delle società benefit, come sottolineato dall’Assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, che presente all’incontro, ha affermato: “È un progetto che non riguarda solo il processo produttivo ma anche l’intera visione di un’azienda, che va al di là dell’economia circolare e del ritorno economico, potenzialmente capace di segnare un punto a favore anche della qualità produttiva. Tutto ciò rafforzerebbe, a livello anche internazionale, l’immagine di una Puglia moderna, contemporanea e innovativa, ma soprattutto sostenibile”.
Alessandro Delli Noci (Assessore Sviluppo Economico Regione Puglia)
Le imprese Benefit ed ESG pugliesi
E a quanto pare non sono pochi i segnali positivi che ci arrivano in tal senso, come testimoniato dalle esperienze personali riportate nel panel “Le società benefit: modelli d’impresa per una nuova economia”, da imprenditori che hanno già adottato il modello Benefit o che integrano criteri ESG nella loro gestione strategica. Aziende che, tra le province di Taranto, Lecce e Brindisi, forse in maniera visionaria e coraggiosa, scommettono ogni giorno in qualcosa di possibile, come You’re up S.r.l. Società Benefit, impegnata nella formazione e nell’inclusione lavorativa con progetti innovativi a forte impatto sociale, In & Out S.p.A., attiva nel settore dei servizi e della logistica, con un modello di governance trasparente e orientato al benessere dei dipendenti e della comunità; Cantina Monsellato Soc. Agr. a r.l. Società Benefit, esempio virtuoso di agricoltura sostenibile, valorizzazione del territorio e promozione di filiere etiche e locali; Italiana Resine S.r.l., azienda innovativa attiva nel campo dell’edilizia e dell’idraulica innovativa e in fase di trasformazione in Società Benedfit; Gaw S.r.l., GAV S.r.l., realtà leader nel settore ICT, che ha fatto dell’innovazione tecnologica sostenibile uno strumento strategico per promuovere la transizione digitale delle imprese, integrando soluzioni digitali intelligenti ed efficienti a livello energetico tenendo sempre in massima considerazione la riduzione dell’impatto ambientale e la sostenibilità dei processi produttivi e SIR S.p.A., azienda ESG compliance di servizi industriali e ambientali. Dalle parole di ogni rappresentante di queste realtà si evince il desiderio di cambiamento e la voglia di migliorare il proprio operato in maniera innovativa, di incentivare le politiche gestionali guardando non solo al bene personale, ma anche a quello comune, consapevoli che un’imprenditoria di questo tipo adotta una formula assolutamente vincente.
Verdiana Toma You’re up S.r.l. Società Benefit (Taranto)
Barbara Prete Cantina Monsellato Soc. Agr. a r.l. Società Benefit (Lecce)
Rosellina Panebianco In & Out S.p.A. Società Benefit (Taranto)

Chiara Minerva Italiana Resine S.r.l. (Lecce)

Giuseppe Sicilia SIR S.p.A. (Brindisi)
Prospettive future
A conclusione dei lavori, il professor Sponziello ha auspicato “che anche altre realtà possano intraprendere il percorso della cosiddetta transizione sostenibile”. Ha quindi lanciato una sua idea che egli stesso definisce di “marketing territoriale su larga scala”, ovvero: “che il legislatore europeo adotti quanto prima una normativa uniforme per le imprese che, su base volontaria, desiderano essere sostenibili e vogliono farsi riconoscere come tali all’interno della catena del valore, fino al consumatore finale”.
Sponziello ha suggerito che queste imprese possano aggiungere alla propria ragione sociale una denominazione identificativa, sul modello di quanto già avviene in Italia con le Società Benefit. La sua proposta è quella di introdurre la locuzione European Benefit Company (EBC), che renderebbe immediatamente riconoscibile l’impegno dell’azienda in ambito sostenibile a livello europeo e internazionale. “In questo modo”, ha concluso Sponziello, “l’Europa potrebbe diventare un territorio più attrattivo per tutte quelle aziende, europee ed extraeuropee, che oggi scelgono di investire altrove, ma che, ritenendosi competitive, innovative e sostenibili, potrebbero invece scegliere di puntare sul nostro continente”.
Galleria






























Foto di Giorgia Chiara Natali
Video interviste del Giornalista Francesco Spadafora