Decarbonizzare

Decarbonizzare il settore sanitario: un lavoro di Ilaria De Matteis

L’emergenza climatica è la più grave minaccia del 21° secolo. Il rapporto più recente, pubblicato nel 2024, evidenzia che le minacce alla salute derivanti dal cambiamento climatico hanno raggiunto livelli senza precedenti. Diversi Paesi stanno adottando strategie per decarbonizzare il settore sanitario.

Ad esempio, il Regno Unito ha annunciato l’obiettivo di raggiungere emissioni nette zero nel servizio sanitario nazionale (NHS) entro il 2040. Anche l’Italia sta lavorando su piani di transizione ecologica per il settore sanitario. (nhs England)

Secondo gli accordi di Parigi, per contenere il surriscaldamento terrestre entro 1,5°C, le emissioni di gas serra, prodotte dell’uomo, devono essere ridotte del 55% entro il 2030.

Quali sono gli interventi per ridurre l’impronta carbonica?

L’impronta carbonica (carbon footprint) è il parametro usato per stimare le emissioni di gas serra da parte di un prodotto, servizio o individuo ed espresso in CO2.

Le strategie che riducono l’impronta carbonica dei servizi sanitari, contribuiscono anche a migliorare la qualità e la sicurezza delle cure.

  1. Contenere la domanda di prestazioni sanitarie attraverso la prevenzione primaria : alimentazione, esercizio fisico, stili di vita, vaccinazioni, ecc.
  2. Ridurre le emissioni di gas serra associate all’erogazione delle cure. Quali sono le fonti di emissioni di gas serra  (Fonte Tenninson I: Lancet 2021) (Borm KB, Lewinson W, VauxE BMJ Quality & Safet Published online First: 02 June 2023)
    • a) BUILDING ENERGY ? 10%
      Efficientamento energetic degli edifici in cui si erogano servizi sanitari ,prediligendo le energie rinnovabili. Installare sensori di attivazione/disattivazione per contrastare sprechi in termini di riscaldamento e illuminazione.
    • b) PERSONAL AND BUSINESS TRAVEL : pazienti, personale, ambulanze ? 14%
      Ridurre e rendere più sostenibili i trasferimenti, prediligendo strategie di telemedicina, ambulanze e auto aziendali elettriche.
    • c) WATER AND WASTE ? 5%
      Ridurre il volume dei rifiuti sanitari prodotti, preferendo materiali riusabili, riciclabili.
      Compatibilmente con la sicurezza dei pazienti, limitare l’impiego di dispositivi monouso.
      Si è visto che circa Il 75% – 80% dei rifiuti ospedalieri, se differenziato, può essere conferito come rifiuto urbano.
    • d) FOOD AND CATERING ? 6%
      Secondo Eat Lancet Commision 2023, il sistema alimentare è responsabile della produzione  di 1/3 del gas serra globale e del 70% del consumo idrico.
      Quindi si invita a ridurre il consumo di carni, soprattutto rosse e lavorate, prediligendo cereali integrali, frutta e verdura di stagione, valorizzando l’ agricoltura biologica.
    • e) ANAESTHETIC GASES (5%), PHARMACEUTICAL AND CHEMICAL (20%) , MEDICAL EQUIPMENT (13%)
      I gas anestetici sono potenti gas serra e rappresentano il 5% delle emissioni del settore sanitario.
      La Commissione Europea prevede che dal gennaio 2026, nell’ UE non si potrà usare il desflurano come gas anestetico, al di fuori di casi eccezionali,poiché ha un impatto sull’ambiente 2500 volte superiore a quello della CO2.
      Secondo l’OMS circa la metà dei medicinali sono prescritti o venduti in modo inappropriato e la metà dei pazienti non li assume correttamente (The World medicines situation. World Health Association 2004).
      1/3 della popolazione di età ? 65 anni assume contemporaneamente, spesso in modo inappropriato, 10 o più farmaci (Rapporto Nazionale AIFA 2021).
      Attenzionare l’utilizzo, spesso eccessivo di antibiotici, antidepressivi, Fans, inibitori di pompa protonica, vitamine e integratori.
      Smaltire i medicinali correttamente.
  3. Evitare la prescrizione di prestazioni sanitarie inutili o non appropriate
    OMS e OCSE considerano il controllo sull’eccesso di prestazioni sanitarie, una tra le più importanti misure di contenimento dell’impronta carbonica dei servizi sanitari.
    La letteratura scientifica afferma che solo il 60% delle prestazioni sanitarie è basato su linee-guida di riconosciuta efficacia, il 30% delle cure è inutile o di scarso valore clinico e il 10% è dannoso.

Choosing wisely Italy

Nel 2012 in Italia è stato lanciato, da Slow Medicine, il progetto Choosing Wisely Italy “ Fare di più non significa fare meglio”.

Le Società Scientifiche hanno definito 310 raccomandazioni riguardanti percorsi diagnostici e terapeutici, visibili sul sito Choosing Wisely Italy.

Queste sono inserite come buone pratiche cliniche nel sistema nazionale Linee Guida dell’ISS e nel sistema internazionale di supporto decisionale per il medico Point of care DynaMed (EBSCO).

I medici devono sentirsi responsabili anche della tutela dell’ambiente poiché devono essere i promotori di un profondo rinnovamento culturale, interrompendo le superflue abitudini della popolazione.

L’inquinamento atmosferico ha effetti dannosi sulle malattie del cervello, tra cui demenza e salute mentale.

Inoltre i bambini sono più a rischio poiché i loro polmoni, cuore, cervello, sistema respiratorio, immunitario e nervoso sono ancora in via di sviluppo.

I medici hanno il compito di ricercare, raccogliere dati e segnalare eventi critici e nello stesso tempo promuovere iniziative per informare e formare la popolazione. La popolazione non ha ancora piena consapevolezza degli effetti dell’inquinamento atmosferico a partire dal periodo pre-concepimento, embrionale e fetale.

La necessità dei medici di mettersi al riparo da pretese risarcitorie dei potenziali danneggiati,  ha portato però a un condizionamento nella pratica professionale quotidiana, determinando il fenomeno della medicina difensiva. Secondo un’indagine campionaria condotta nel 2008 dal Centro Studi “Federico Stella” della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano, ha coinvolto 1000 medici: il 77,9% dei medici intervistati ha adottato almeno un comportamento di medicina difensiva nell’ultimo mese di lavoro , per ridurre la propria esposizione alle accuse di malpractice.

(APPROPRIATEZZA CLINICA E QUESTIONI MEDICO-LEGALI dott.ssa Vincenza Palano. Direttore medicolegale S.C: risk management ASLTO4 Reg. Piemonte) FAD

Autore: Ilaria De Matteis

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